Tra Pendoli e Varianti... una nuova umanità...?
ROMA, PIAZZA DEL POPOLO. Si dice* " è meglio, nella misura del possibile rinunciare ai desideri e alle azioni che suscitano disagio, dubbio, timore e senso di colpa". * (Pag. 226 del libro di Vadim Zeland, Lo Spazio delle Varianti.) * Occorre rimanere con quella "sanità mentale" che da sola ci permette di conoscere i vari interruttori energetici... sempre pronti ad offrire la loro "mano", per incanalarci, verso quella bramosia per assoggettare il nostro fare verso fini illusori, e comunque non praticabili per il nostro sentire dell'anima. * Da sempre l'uomo nel suo cammino ha imparato ad essere attento ai segnali, ma quando non li ricorda... vuoi anche perché, molti cartelli indicatori sono stati vandalizzati dalla processione dei pendoli, che cercano sempre di farti andare in strade chiuse per abbracciare la variante sbagliata. * Tutto cambia niente cambia... si dice o si diceva che il caso non esiste, quella causalità che sempre si aspettava pensando con la tipica somara resistenza ad ogni cambiamento, che sarebbe arrivata... per toglierci le "castagne dal fuoco", ma NON è cosi, lo spazio delle varianti di per se infinite rappresenta quel campionario in cui possiamo con la giusta intenzione, prendere quella più congegnale, per iniziare quel rapporto con l'anima, senza la mediazione esterna di totem o "analisi privilegiate" del nostro sentire, che ora è vivo di materia lucente. * Transurfing, "oggetto" da studiare con la semplicità del bello, da scoprire, per ritornare a sé ? * Giorgio Scrittore#blogger |
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